Il Trapezio è uno studio di psicologia e psicoterapia ad orientamento analitico, uno spazio dove ampliare la polisemia delle esperienze vissute e narrate dalle persone. Così come la parola trapezio può racchiudere più significati, lo stesso riteniamo accadere in tutte le esperienze della nostra vita.
La metodologia di lavoro è guidata dalla ricerca dei molteplici significati privati che le esperienze di vita hanno acquisito nel tempo, o che al contrario non hanno mai acquisito; significati che hanno bisogno di essere narrati, condivisi o sperimentati in modo nuovo, slegati dalle precedenti visuali, dal senso comune, dai tabù interiori e dai condizionamenti sociali.
In un ambiente che tende a creare significati uniformi, il nostro lavoro procede in direzione opposta, dal momento che ogni emozione, ogni sofferenza, così come ogni slancio vitale ha sfumature intime e personali. Il filtro soggettivo che tutti noi utilizziamo per sintetizzare in modo originale l'esperienza vissuta, si forma all'interno di un campo relazionale, per questo motivo il nostro modello considera importanti le relazioni con gli altri, vedendo l’ambiente e il contesto di vita in cui la persona è immersa, come prima matrice delle nostre reti affettive interne. Partendo da questa prospettiva riteniamo che le persone crescano solo attraverso relazioni in cui si sentono comprese e libere di muoversi, dandosi la possibilità di intrecciare in modi nuovi i propri legami affettivi.
Ci sono momenti nella vita, in cui ci possiamo sentire smarriti, infelici, inquieti, inadeguati, indifesi, angosciati o in cui ci comportiamo in un modo che neanche noi capiamo e che ci può far sentire intimamente a disagio. Capita spesso di provare emozioni persistenti che ci rendono ansiosi, tristi, arrabbiati piuttosto che impauriti, insicuri, nel panico oppure in colpa.
Questi stati d'animo possono interferire nella nostra vita impedendoci di muoverci liberamente nei diversi contesti relazionali e sociali. Confidarsi con amici e parenti, chiedere al medico o ad altri specialisti, non è servito a cambiare le cose.
Le preoccupazioni o il malessere restano presenti e persistenti, obbligandoci a fare scelte diverse dal solito o ad avere comportamenti che non ci appartengono e non ci sappiamo spiegare. A volte può capitare che certi livelli di tensione sfocino nell'uso ingiustificato, o eccessivo, di farmaci o altre sostanze che possano aiutare a lenire il malessere. Altre volte tutto questo può comunque non bastare.
In tutti questi casi andare dallo psicologo e chiedere una consulenza può permettere di fare chiarezza, aiutandoci a fare il punto della situazione e a mettere un po’ di ordine. In termini generali, il nostro aiuto è utile quando si attraversa un periodo di sofferenza o disagio psicologico che col tempo non passa o forse peggiora, tanto da creare delle limitazioni, o dei veri e propri blocchi nella vita di ogni giorno, oppure in specifici aspetti come il lavoro, la vita familiare o quella sociale.
Quali problematiche affrontiamo:
difficoltà con se stessi, con i familiari, i partner, i figli, i colleghi o gli amici
senso di oppressione, compressione delle idee, panico o stress
infelicità, tristezza ricorrente, vuoto, solitudine o inadeguatezza
sentimenti di ingiustizia o di manipolazione da parte di terzi, vissuto di abbandono o desiderio di riscatto per un torto subito
mancanza di iniziativa, sensazione di costrizione o di condizionamento, ritiro o isolamento sociale
ruminazione del pensiero, idee fisse o molto frequenti che limitano le capacità di concentrazione, interazione e azione
relativi al futuro, alle scelte di vita, ai progetti e ai cambiamenti
relazioni o eventi traumatici, lutti, abusi o plagi, gravi cambiamenti di vita dovuti a malattie, perdite o separazioni
problematiche legate alle diverse stagioni della vita come l'infanzia, l'adolescenza, l'età adulta, la genitorialità o l'invecchiamento; come affrontare i cambiamenti
Tutti i colloqui, sia le consulenze che gli interventi di sostegno e le psicoterapie, si svolgono in un clima di fiducia e comprensione, questo avviene nel rispetto della persona e del suo disagio. Ciò che ci muove in ogni seduta è capire, insieme alla persona, cosa gli sta accadendo, cercando di farla sentire a proprio agio, senza invaderla e senza giudicarla.
E' importante ricordare che qualsiasi cosa il paziente dica in seduta, questa è coperta da segreto professionale e rimane confidenziale. L'obiettivo è quello di aiutare la persona a capirsi e riappropriarsi di se; dare un senso al suo disagio e formulare ipotesi per trovare insieme delle vie per affrontarlo è lo scopo di ogni tipo di trattamento proposto.
Il percorso individuale serve a individuare ed elaborare i propri conflitti e a comportarsi in modo più adeguato. Grazie a una psicoterapia si può cominciare a pensare in modo diverso a ciò che fa star male, si possono sviluppare nuovi modi per affrontare le situazioni, capire di più come ci si sente e cosa si vuole da sé e dagli altri, comprendere le ragioni del proprio comportamento. I trattamenti individuali hanno generalmente cadenza mono o bi-settimanale e sono tutti della durata di 50 minuti.
Il percorso di gruppo può essere definito come una tecnica terapeutica in cui il mezzo principale di lavoro è il gruppo stesso. Questo percorso aiuta a non sentirsi soli nella propria esperienza di disagio, rende più facile uscire dal tabù della segretezza, dall'isolamento e poter trovare conforto nella condivisione della propria storia. Il gruppo permette di sperimentare un modo nuovo di vivere i rapporti interpersonali; modalità che potranno essere esportate nella vita quotidiana.
I trattamenti di gruppo sono mono-settimanali, ogni incontro dura un'ora e mezza. Il gruppo è generalmente composto da 6-10 persone.
Gli incontri di sostegno genitoriale sono indirizzati alla coppia di genitori oppure al singolo genitore; hanno cadenza quindicinale o settimanale, a seconda della valutazione della difficoltà. Per "sostegno" si intende un tipo di intervento teso a inquadrare meglio il ventaglio di difficoltà riferite, da cosa possano essere originate, cercando di ampliare i propri punti di vista e le modalità di confronto tra i genitori.
Il sostegno psicologico è un intervento di tipo supportivo circoscritto nel tempo, utile nei momenti di crisi che talvolta possono presentarsi durante il percorso del naturale ciclo di vita di una persona. Viene promosso il processo di comprensione e aiuta a definire in modo più chiaro le difficoltà, dando forma e significato al malessere, ma anche facilitando il ricorso alle proprie risorse personali e potenziandone i punti di forza. Il sostegno psicologico si differenzia dalla psicoterapia in quanto non interviene in termini strutturali sulla personalità dell'individuo, ma sostiene la persona che non presenta sintomi rilevanti o comunque un quadro clinico tale da necessitare di intervento terapeutico.
Iscr. Ordine degli Psicologi della Toscana n° 7000
Ho una formazione di tipo psicoanalitico interpersonale. Esercito la professione di psicologo-psicoterapeuta in ambito istituzionale con adulti e minori; ricopro il ruolo di Direttore Tecnico presso una struttura residenziale per pazienti psichiatrici; svolgo anche attività come supervisore d’equipe in alcuni presidi di salute mentale della Toscana. Inoltre, in ambito privato, lavoro con persone adulte, adolescenti e pre adolescenti, in percorsi individuali o di gruppo.